Cosa è cambiato davvero nella cybersecurity?
Il nuovo ruolo dell'elemento umano
Ciao,
viaggiamo tutti all’ipervelocità delle AI generative che monopolizzano la scena, eppure le aziende, instancabilmente, reiterano gli stessi vecchi schemi ed errori.
Ogni articolo sulla tecnologia inizia con "in questi tempi di trasformazione veloce..." ma le persone e le organizzazioni si trasformano davvero così velocemente?
La risposta è NO.
E questo "no" ha una duplice spiegazione.
È fisiologico: la curva di adattamento alle tecnologie ci insegna che persone, organizzazioni e pubblica amministrazione arrivano in ritardo, e in quest’ordine, ad essere sul pezzo.
Investimenti, cultura dell'innovazione e capacità di sperimentare nuove tecnologie non fanno parte del DNA delle nostre aziende.
"Scusa, ma non abbiamo tempo per il vostro interessantissimo LAB, abbiamo troppi progetti aperti, magari l'anno prossimo!"
Ti riconosci? No, non mi riferisco a te, ma immagino ti sia riconosciuto 😉.
Nella cybersecurity, per esempio, succedono diverse cose nuove, ma il modello SIEM + SOC fondato su team numerosi resta la scelta principale, anche se oggi mostra punti deboli e possibili alternative.
I motivi sono tanti: carenza di personale, cambio di paradigma strategico, allargamento dei perimetri aziendali, necessità di modelli orientati alla prevenzione.
Poi sorprende che alcune buone pratiche, che definirei "scolastiche" vengano bellamente trascurate, preferendo l'acquisto dell'ultima tecnologia in alto a destra nel quadrante di Gartner.
Insomma, un bel mix di conservatorismo e scatti in avanti, ma quale sarebbe la giusta via?
Qui entrano in gioco i modelli platform-based e il nuovo ruolo della componente human nella cybersecurity.
Ho scritto un articolo per i tipi di Digital360 proprio su questo.
Sì, lo so, è un po' lungo e il tempo a disposizione di ognuno è poco, ma ti assicuro che ci sono spunti davvero interessanti e ci tengo particolarmente perché ci troverai molto del modello IPway e delle strategie che abbiamo sperimentato sul campo con successo.
Trovi l’articolo qui.
Buona lettura!
Ale
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