IT come funzione strategica?
Il mondo corre, l’IT resta indietro.
Il mondo corre, l’IT resta indietro.
Emergono nuove tecnologie, nuovi standard, nuove minacce.
La cybersecurity si evolve, i modelli di rete cambiano, le cose là fuori sono sempre più imprevedibili.
E mentre tutto questo accade, i team IT interni sono impegnati a garantire l’operatività quotidiana: gestire le infrastrutture, risolvere problemi, mantenere la continuità dei servizi.
Il risultato? Non c’è il tempo per aggiornarsi.
Seguire ogni sviluppo tecnologico e svolgere il lavoro necessario a mantenere l’azienda in piedi è impossibile.
La pressione per garantire la sicurezza e la stabilità dei sistemi è tale che la formazione e l'innovazione finiscono in secondo piano.
Così il divario tra quello che le aziende fanno e quello che dovrebbero fare si allarga.
È in questo divario che si nascondono i veri problemi.
Nel lungo termine questa inefficienza si traduce in opportunità perse, in costi nascosti che si accumulano e in una crescente vulnerabilità agli attacchi informatici.
Le aziende che non colmano lo skill gap non solo rischiano di perdere terreno rispetto ai concorrenti, ma anche di compromettere la propria capacità di innovare e rispondere con agilità alle nuove sfide.
Non basta più avere un team IT competente: serve una strategia che integri la tecnologia con il business, che permetta di sfruttare appieno il potenziale delle soluzioni digitali e che riduca al minimo i rischi associati a una scarsa preparazione tecnica.
Il segreto non è rincorrere talenti per colmare internamente ogni lacuna tecnica, ma ripensare il ruolo dell’IT.
L’IT deve diventare una funzione strategica, capace di selezionare i partner giusti, delegare con consapevolezza e mantenere il controllo sugli obiettivi di business.
Con un modello di co-gestione di questo tipo le aziende mantengono il controllo senza dover gestire ogni dettaglio tecnico, focalizzandosi invece sulle decisioni strategiche che fanno davvero la differenza.
Un'azienda che investe in questo modo non solo riduce lo skill gap, ma si dota di una visione chiara su come affrontare le sfide future.
La sicurezza, la scalabilità e la continuità operativa non possono più essere considerate elementi secondari, ma come pilastri fondamentali per qualsiasi impresa che voglia prosperare nell’era digitale.
Ale
P.S. Sto cercando di costruire un dialogo tra pari, non una newsletter broadcast autoreferenziale. Ti trovi? Non ti trovi? Rispondi a questa email che sono molto davvero interessato alla tua opinione. ;)
Confrontati con me — se hai un progetto che vuoi condividere con me o cerchi confronto su un argomento specifico.
Restiamo in contatto — ogni settimana condivido sul mio profilo LinkedIn insight legati alla tecnologia e soprattutto al suo impatto sul business.

